La risposta è no no no !!!!
Ecco spiegato il perche:
Nei primi anni 80 l’OMS gridò l’allarme dei troppi grassi presenti nella dieta occidentale, in quanto responsabili dell’incremento delle patologie cardiovascolari.L’OMS, quindi, indicò di seguire diete a basso contenuto di grassi. Di conseguenza, il mercato sviluppò tutta una serie di alimenti a basso contenuto di grassi, i cosiddetti light.
Ma come vediamo dall’immagine il risultato non è stato quello sperato.Infatti gli alimenti privati del grasso non hanno molto sapore e perquesto motivo l’industria, per sopperire a questo problema, aggiunge zuccheri, scelta sicuramente geniale a livello di marketing , ma quali sono le conseguenze sull’organismo ?
tanto zucchero nei cibi = tanto zucchero nel sangue (glicemia elevata) = tanta insulina che porta ad un aumento dello zucchero nelle cellule con immediato abbassamento della glicemia (ipoglicemia reattiva). Questa ipoglicemia, percepita dall’organismo come carenza, porta nuovamente a desiderare cibo ricco in zuccheri.
Da non sottovalutare il fattore psicologico che ci porta a consumare di più i prodotti light. Infatti il solo fatto che sia scritto light sulla confezione ci induce a mangiarne di più di quanto non faremmo.Questo modello ha portato alla demonizzazione dei grassi, cosa particolarmente grave.
Infatti:
the last but not the least important: ecco come si è modificata l’incidenza dei tumori e delle malattie cardiovascolari in associazione con la diminuzione del consumo di burro. Con questo non voglio dire che bisogna consumare grandi quantità di burro per proteggersi da queste patologie ma che la diminuzione del consumo di burro, avendo coinciso con un aumento del consumo di carboidrati semplici ha portato un aumento di queste patologie croniche!